Direttiva Europea Case Green: tutto quello che c’è da sapere
Entro il 2050, l’Europa mira a conseguire la neutralità climatica. Un continente con zero emissioni di inquinanti, caratterizzato da edifici pubblici e privati, abitazioni, infrastrutture e trasporti ecocompatibili, ad alta efficienza energetica e con massima resa e minimo consumo. Per realizzare questi obiettivi, l’Unione Europea sta attraversando un percorso di transizione energetica e ecologica. Gli Stati membri dell’UE hanno quindi adottato la Direttiva europea per gli Edifici Verdi, che mira a rendere gli immobili ad uso abitativo più efficienti dal punto di vista energetico. Ma qual è lo stato delle abitazioni degli italiani? Quali modifiche e spese saranno necessarie? Ecco come attivarsi per conformarsi alle normative.
Quali sono gli scopi della Direttiva europea per gli Edifici Verdi?
La Direttiva europea per gli Edifici Verdi stabilisce una serie di obiettivi per le abitazioni nell’intera Unione Europea, Italia inclusa. Ecco cosa prevede, passo dopo passo:
– Entro il 2028, tutti i nuovi edifici residenziali devono essere a emissioni zero;
– Entro il 2030, tutti gli edifici abitativi devono raggiungere almeno la classe energetica E;
– Entro il 2033, gli immobili residenziali di proprietà pubblica devono raggiungere almeno la classe energetica D.
Cosa fare per trasformare la propria abitazione in una casa verde?
Per rendere la propria casa rispettosa dell’ambiente, conforme ai nuovi standard energetici e caratterizzata da consumi sostenibili, esistono diversi interventi che possono essere attuati, sia come investimento a breve che a lungo termine. Ecco alcuni suggerimenti, aggiornati alle più recenti tecnologie:
– Migliorare l’isolamento termico dell’edificio, installando isolanti termici, infissi ad alta efficienza energetica e sistemi di schermatura solare;
– Sostituire gli impianti di riscaldamento e raffreddamento con soluzioni più efficienti, come pompe di calore e caldaie a condensazione;
– Installare impianti fotovoltaici per generare energia elettrica in modo autonomo;
– Utilizzare sistemi domotici per monitorare e ottimizzare i consumi energetici, riducendo sprechi e dispersioni.
Quali sono i vantaggi di una casa verde?
Le abitazioni ecologiche, con minore dipendenza dalle risorse esterne, con minori consumi energetici e minore impatto ambientale, offrono numerosi vantaggi, tra cui:
– Riduzione dei costi energetici e diminuzione delle bollette di luce e gas;
– Miglioramento del comfort abitativo, della qualità della vita e del benessere generale;
– Riduzione dell’impatto ambientale e, di conseguenza, del ciclo economico complessivo (dall’approvvigionamento alimentare, all’inquinamento dell’aria, fino alla qualità del suolo e dei servizi pubblici);
– Aumento del valore dell’immobile, poiché le case rispettose dell’ambiente sono considerate un investimento che prolunga la loro durata nel tempo.
Quanto costerà alle famiglie italiane trasformare la propria abitazione in una casa verde?
Secondo uno studio condotto da “Scenari Immobiliari” e pubblicato su Il Sole 24 Ore, si stima che la ristrutturazione energetica degli immobili per rispettare gli obiettivi europei costerà alle famiglie italiane tra i 20.000 e i 55.000 euro. Questa cifra può variare in base alle caratteristiche dell’immobile, alla sua classe energetica iniziale, agli interventi di rigenerazione urbana eventualmente effettuati nel quartiere e all’attenzione a lungo termine che governi e amministrazioni locali dedicheranno a questa problematica.
Qual è lo stato attuale delle case verdi in Italia?
Secondo i dati dell’Enea, la situazione attuale è la seguente:
– Il 51,8% degli immobili in Italia è classificato nelle classi energetiche F o G, le più scadenti. Probabilmente, la ristrutturazione energetica inizierà da questi edifici;
– Considerando solo le transazioni immobiliari del 2022, la percentuale di immobili nelle classi F o G sale al 63,6%;
– Per quanto riguarda gli affitti, la percentuale scende al 58,1%;
– In Italia, ci sono almeno 5 milioni di edifici con classificazioni energetiche molto basse.
Questi dati evidenziano l’urgente necessità di un intervento massiccio per migliorare l’efficienza energetica del patrimonio immobiliare italiano. L’obbligo di raggiungere la classe energetica E entro il 2030 rappresenta una sfida cruciale, ma indispensabile per migliorare l’efficienza energetica complessiva del Paese e ridurre le emissioni di gas serra.
Entro quali termini è necessario adeguare le abitazioni?
Le scadenze per adeguarsi alla Direttiva europea per gli Edifici Verdi sono varie. Le principali tappe sono:
– 1° gennaio 2027: termine per la presentazione dei piani nazionali per l’attuazione della direttiva;
– 1° gennaio 2030: termine per il raggiungimento della classe energetica E per tutti gli edifici residenziali;
– 1° gennaio 2033: termine per il raggiungimento della classe energetica D per gli edifici residenziali di proprietà pubblica;
– 1° gennaio 2028: termine per la costruzione di nuovi edifici residenziali a emissioni zero.